Lezione magistrale tenuta dal prof. Paolo Cicchini, lunedì 29 maggio 2017 presso il Caffè letterario della biblioteca comunale di Terni, per la “Giornata della Dante 2017”, festeggiata così dal Comitato di Terni della Società Dante Alighieri.
La presidente del Comitato, prof.essa Maria Rita Chiassai, ha presentato la conferenza dal titolo “Dal realismo ottocentesco alle più recenti manifestazioni dell’arte contemporanea” che ha avuto appunto il prof. Paolo Cecchini come relatore. Questo incontro, inoltre, ha concluso il programma “Arti in scena 2016/17”, una serie di conferenze svolte in ambito locale sulla musica, sul teatro, sul cinematografo e su Dante Alighieri.
La “Giornata della Dante” viene festeggiata contemporaneamente in tutti i comitati del mondo il 29 maggio, data convenzionale di nascita del poeta, ed è il momento culminante dell’attività culturale e sociale della Società Dante Alighieri che diffonde la cultura italiana nel mondo e che sostiene con tutte le sue energie la collaborazione con le comunità locali e con le scuole.
L’evento di Terni si è svolto in un clima disteso e informale. L’attento pubblico ha seguito con estremo interesse la brillante conferenza del professore e critico d’arte Paolo Cicchini che ha dissertato su un’ampia carrellata di pittori e correnti culturali, protagonisti di un’era che va dal realismo ottocentesco alle più recenti manifestazioni dell’arte contemporanea, accompagnando il tutto con la proiezione di immagini di quadri famosi e significativi.
(sotto alcune immagine della conferenza – click per ingrandire)
Alcuni dei temi trattati sono stati realismo, espressionismo, cubismo, impressionismo, astrattlsmo geometrico, simbolismo, naturalismo, movimento artistico dei Nabis; ne è stata, poi, approfondita l’analisi, l’interazione e il divenire attraverso l’illustrazione di molte opere d’arte come “Le vagliatrici di Grano” (1854) di Gustave Courbet, “Le Spigolatrici” (1857) di Jean-François Millet, “La Sera sul Viale Karl Johan”, (1892) di Edvard Munch, “Olympia” (1863) di Édouard Manet, “Il Mattino” (1856) di Antonio Fontanesi, “Pont-Aven” detto il “talismano” (1888) di Paul Sérusier, “Lo spaccapietre” (1849) di Gustave Courbet, “L’urlo” (1893) di Edvard Munch, “La Pietà” (1909) di Oscar Kokoschka, “La Sposa del Vento” (1914) di Oscar Kokoschka, “La Cattedrale di Rouen” (1892) Claude Monet, “Composizione” (1920) di Piet Mondrian, tanto per citarne qualcuna.
Attraverso queste analisi il critico d’arte ha ribadito una sua interessante teoria che “la storia dell’arte non ha frontiere, non esiste un passato e un presente ma tutto è contemporaneo. Il viaggio nella storia dell’arte ci dimostra che gli artisti sanno leggere il passato e tradurlo nel presente”.
Il ritmo serrato delle molte disquisizioni ha conquistato l’interesse della sala per quasi due ore. Un’esperienza senza alcun dubbio da ripetere.
(sotto alcune delle opere d’arte analizzate – click per ingrandire)