Nella ricorrenza del Dantedì un augurio di pace e di serenità, da parte del Comitato di Terni della Società Dante Alighieri, per tutti coloro che nel mondo soffrono, a causa delle guerre e delle situazioni di ingiustizia.
Se vedi li occhi miei di pianger vaghi
per novella pietà che ‘l cor mi strugge,
per lei ti priego che da te non fugge,
Signor, che tu di tal piacere i svaghi:
con la tua dritta man, cioè, che paghi
chi la giustizia uccide e poi rifugge
al gran tiranno, del cui tosco sugge
ch’elli ha già sparto e vuol che ‘l mondo allaghi,
e messo ha di paura tanto gelo
nel cor de’ tuo’ fedei, che ciascun tace:
ma tu, foco d’amor, lume del cielo,
questa vertù che nuda e fredda giace
levala su vestita del tuo velo,
ché sanza lei non è in terra pace.
Dante Alighieri – Rime XLVIII 1-14
Il poeta chiede a Dio di risollevare la Giustizia avvilita e avviare il mondo verso la pace.